Il visto di conformità del superbonus 110 per cento non aiuta la semplificazione degli adempimenti. A mostrare perplessità sull’attestato della presenza della documentazione è l’INT nel comunicato stampa del 30 aprile 2021, per voce del presidente Riccardo Alemanno.
Visto di conformità superbonus 110 per cento, per l’Istituto Nazionale Tributaristi l’attestato della presenza della documentazione relativa all’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio non è in linea con la semplificazione che dovrebbe essere garantita dal processo di digitalizzazione.
A spiegarlo è il comunicato stampa del 30 aprile 2021 dell’INT, attraverso le parole del presidente Riccardo Alemanno.
L’occasione per evidenziare il parere contrario sul visto di conformità è stata una video conferenza sul tema della riforma della Pubblica Amministrazione.
Tuttavia il parere era già stato indicato in diverse altre occasioni precedenti.
Visto di conformità superbonus 110, INT: non aiuta la semplificazione
Il visto di conformità del superbonus 110 per cento, ovvero l’attestato della presenza della documentazione necessaria per aver accesso all’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio, viene visto con un’azione che non è in linea con la semplificazione che dovrebbe essere possibile grazie al processo di digitalizzazione.
L’opinione dell’Istituto Nazionale Tributaristi è stata espressa nel comunicato stampa del 30 aprile 2021.
A chiarire la posizione dell’INT è stato il presidente Riccardo Alemanno, che ha dichiarato quanto segue:
“Il visto di conformità formale che attesta esclusivamente la presenza della documentazione prevista dalla normativa sul super-bonus, peraltro riscontrabile nelle piattaforme digitali della P.A., è la perfetta antitesi della semplificazione che dovrebbe apportare l’utilizzo dei sistemi digitali.”
Le parole sono state pronunciate durante una videoconferenza in cui, tra gli altri temi, si è affrontato quello della Riforma della Pubblica Amministrazione.
Nella stessa occasione Alemanno ha inoltre aggiunto:
“Ho segnalato l’incongruenza già al Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta”
Nel suo intervento, il presidente Alemanno ha inoltre ripercorso le tappe delle richieste dell’INT in precedenti occasioni.
Quelle indicate dal presidente dell’INT sono gli stati generali dell’economia e gli emendamenti alla bozza della Legge di Bilancio 2021:
“ciò era stato già indicato anche nella documentazione presentata dall’INT agli stati generali dell’economia che purtroppo non hanno avuto seguito, con buona pace degli effetti sperati sulla semplificazione e poi anche nella scorsa legge di bilancio sotto forma di proposte di emendamenti in cui, tra le eventuali modifiche, si proponeva una autocertificazione della presenza formale dei documenti a cura del beneficiario.”
Visto di conformità superbonus 110, INT: fiducia nel governo Draghi
Nonostante la contrarietà ad un attestato che potrebbe complicare un quadro di adempimenti già abbastanza complesso, l’INT esprime anche fiducia nel nuovo esecutivo a guida Draghi, su interventi che sfruttino il digitale per favorire la semplificazione.
A riguardo Riccardo Alemanno ha dichiarato che:
“Ora però le parole chiare e nette del Presidente del Consiglio Mario Draghi, fanno ben sperare su un utilizzo dei sistemi digitali per semplificare e non per aumentare costi e complicazioni a carico della comunità, a partire dal bonus 110 per cento.”
Perplessità riguardo al superbonus sono relative all’impatto sulla fiscalità generale: per l’INT, infatti, la copertura dell’agevolazione non può che gravare sulle risorse pubbliche.
Nel comunicato INT, infatti, si legge che nessuna tassazione dei lavori eseguiti potrà coprire i costi dell’operazione.
In merito Alemanno ha dichiarato:
“Certamente le finalità ecologiche sono assolutamente condivisibili, ma allora perché non rendere strutturali le altre norme già operative in tema di salvaguardia ambientale e sismica? Senza dover rincorrere ogni anno le proroghe, causando incertezza sulla pianificazione degli interventi, ed incrementando le percentuali di recupero fiscale dal 65 al 75 per cento.”
Nella parte finale del suo intervento il presidente dell’INT si è soffermato sulla necessità della semplificazione in tema fiscale.
Riccardo Alemanno ha infatti dichiarato:
“Il nostro Paese non ha necessità di annunci sensazionalistici, ha bisogno nei vari settori di interventi strutturali, chiari, semplici, che gravino il meno possibile sulla fiscalità generale e che si finanzino soprattutto con il maggior gettito creato, garantendo al contempo vitalità al settore edile indispensabile per la ripresa del Paese.”
Source: informazionefiscale.it
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