Avete presente un prima e un dopo miracoloso? Quello tipico degli interventi di chirurgia plastica fatti bene, o di un trucco che con mani sapienti è in grado di trasformare completamente un viso, ringiovanendolo di vent’anni? Ecco, è il caso questa volta del prima e dopo di uno stabile del quartiere Pilastro di Viterbo, che da trascurato e un po’ sciatto, è diventato come nuovo. E’ stata la prima palazzina interessata dai lavori dell’ecobonus, quelli che con il beneficio dello sconto in fattura permettevano di effettuare lavori importanti come il cappotto termico, il fotovoltaico, gli infissi e le caldaie, a costo zero per le famiglie. Ad occuparsene lo studio associato di architetti Chiappini – Fonti, che al pari di chirurghi plastici hanno operato di fino e portato a meta un lavoro professionale e tirato a lucido. Iniziati il 18 gennaio 2021, a distanza di poco più di 5 mesi sono ad oggi praticamente conclusi.
Come e dove siete intervenuti?
“Abbiamo provveduto – rispondono i due architetti – all’isolamento dell’involucro mediante cappotto. Sostituito gli infissi e le tapparelle, sostituito le caldaie con quelle di ultima generazione, installato collettori solari di ultima generazione per la produzione di acqua calda e installato un impianto fotovoltaico con accumulatori, per un importo totale di 600.000 mila euro. Naturalmente per i condòmini non c’è stato alcun onere di spesa”.
Una vita nuova e una rinascita anche per la zona.
“Sì, e ne siamo orgogliosi, era un treno che non si poteva perdere, e anche se non è stato come bere un bicchiere d’acqua, per le numerose incombenze a cui bisogna adempiere, siamo soddisfatti”.
Per quanto riguarda l’iter burocratico ci sono state complicazioni o tutto è filato liscio?
“La nostra equipe di professionisti ha fatto in modo che tutto procedesse senza intoppi – continuano a spiegare Enrico Fonti e Andrea Chiappini – l’importante è scegliere come e con chi collaborare. La serietà e la competenza in questi casi sono l’unica garanzia”.
Il risultato è sorprendente, la palazzina composta da otto appartamenti si presentava con le pareti completamente rovinate, i muri scrostati, gli infissi vecchi, le tapparelle usurate e le antenne sui terrazzi. Oggi è tutto un altro vedere. Oltre ad essere stati eliminati alcune piccole chiusure evidenti all’esterno, la facciata ha assunto una foggia perfino elegante.
“Certo – spiegano ancora – il progetto prevedeva interventi strutturali importanti , che incideranno molto sulla qualità della vita di tutte le famiglie che vivono nella palazzina. Oltre al risparmio energetico e al risanamento globale dell’edificio, quello che appare oggi a fine lavori dal punto di vista estetico, è una immagine completamente rinnovata, un aspetto sano, con aggiunte di colori che danno alla struttura un profilo moderno e sobrio allo stesso tempo”.
Un altro mondo, un piccolo passo verso la direzione di riqualifica che speriamo coinvolga presto anche altre parti del quartiere.
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