Dal 2020, con l’avvento del Superbonus, l’edilizia è stata
caratterizzata da continue “rincorse”. In primis, la rincorsa delle
scadenze da rispettare per assicurarsi l’accesso alle varie
detrazioni fiscali connesse ai lavori, ma anche la riconcorsa per
l’acquisto dei materiali, la rincorsa delle imprese chiamate ad
eseguire gli interventi (non di rado “latitanti”) e dei vari
tecnici che scendono in campo per la loro realizzazione e per il
rispetto degli adempimenti certificativi.
La fretta nei cantieri agevolati
Non si tratta, però, di una situazione che ha riguardato solo il
Superbonus. Una delle prime grandi “corse”, infatti, è stata fatta
in vista della scadenza del Bonus Facciate, avvenuta il 31 dicembre
2022.
Ma la fretta, si sa, a volte crea problemi, che ora iniziano a
venire a galla. Sono molte, soprattutto, le cause di contenzioso
tra i vari soggetti che intervengono nelle pratiche edilizie
(impresa, committente, tecnici, etc.), che possono essere
incentrate anche sulla presenza di vizi e difetti delle opere, che
possono manifestarsi a distanza di qualche
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