Il superbonus del 110% per le ristrutturazioni accelera la rinascita di Zingonia. Quello partito nei giorni scorsi in corso Asia, a Verdellino, è uno dei primi cantieri in Italia che usa l’incentivo in modo così massiccio e di sicuro il più importante in Bergamasca: interessa 17 edifici per interventi da 50 milioni di euro. «Dieci palazzine — spiega il vicesindaco Umberto Valois, che partecipa all’operazione nelle vesti di amministratore di condominio — sono nel quartiere Nido di Verdellino e 7 in quello San Marco di Osio Sotto. Sono condomini alti 4 piani risalenti agli anni ’60 e ognuno ospita 16 famiglie. Dalla fine degli anni ’90 in quei palazzi si sono trasferiti soprattutto stranieri, oggi sono circa il 90% dei residenti, famiglie a basso reddito che da sole non ce farebbero a finanziare le manutenzioni necessarie».
«Per questo — aggiunge il progettista, l’architetto Filippo Simonetti, amministratore della start-up Concreta — la sfida è riuscire a eseguire i lavori facendo sì che gli inquilini non abbiano alcun costo. Per riuscirci abbiamo dovuto muoverci con attenzione all’interno di quanto prevede il superbonus». I costi dell’intervento saranno coperti con la cessione del 110% a un unico operatore privato. Anche la progettazione ha richiesto attenzione. «Le palazzine — continua Simonetti — esteriormente sembrano tutte uguali ma ognuna poi ha le sue particolarità di cui tenere conto. Per partire ora con i cantieri abbiamo iniziato la progettazione e gli studi nell’agosto scorso e l’obiettivo sarebbe ultimare tutto per il 2023. Aiuta molto muoversi con un unico team, oltre a Concreta, c’è una società spin off dell’Università di Bergamo sull’efficientamento energetico. Utilizzeremo tubi della Dalmine per il consolidamento sismico e la Ceta di Grumello effettuerà i lavori».
Nella prima palazzina interessata dai lavori, la numero 9 di corso Asia, il restyling è iniziato con il consolidamento sismico, saranno abbattuti e rifatti i balconi, poi toccherà agli infissi e alle facciate con la sistemazione di un esoscheletro fatto con i tubi della Dalmine. Sul tetto saranno infine installati i pannelli solari mentre verrà rifatto l’impianto termico con una caldaia a condensazione. «È un intervento pilota — precisa Valois — del valore di 3 milioni di euro che porterà l’edificio dalla classe energetica G alla A. Questo permetterà un risparmio in termini di spese per il riscaldamento che andrà sino al 60-70%. La messa a nuovo spingerà anche il valore di quelle abitazioni, sono appartamenti da 100 metri quadrati con box ma ora costano sui 40 mila euro, dopo l’intervento potrebbero arrivare a tre volte tanto». La tempistica dei cantieri prevede 8 mesi per la prima palazzina e poi a seguire le altre a gruppi di 4 per arrivare in una seconda fase a coinvolgere anche piazza Affari con i condomini Bettini e soprattutto il Grattacielo che ha 13 piani. «Ho lavorato a lungo sulla rigenerazione di Zingonia — sottolinea Simonetti — prima con il progetto del contratto di quartiere del 2008, poi ci abbiamo riprovato con il bando periferie del 2015 e ancora nel 2017. Tutti tentativi che sono finiti nel nulla. Questa invece è un’occasione concreta e sarebbe bello sul lato pubblico accompagnarla con un rilancio anche sociale».
«Ho vissuto in quelle palazzine con la mia famiglia fino al 1998, compiuti i 18 anni — ricorda Valois —. Poi le ho seguite professionalmente e ricordo quando veniva staccata l’acqua perché non si riusciva a pagare le bollette. Per me è un orgoglio pensare che tornino a essere un contesto dignitoso».
12 aprile 2021 | 08:11
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